Da borgo abbandonato a centro vitale di cultura, arte e umanità. torna a vivere dopo 40 anni, grazie all’impegno di due associazioni, “Effetto Stendhal” , culturale, con Francesco Scicchitano e, “il Mantello” , socio-assistenziale, con Lucio Bramato. Savuci era un borghetto abbandonato, sulle pendici della Sila Piccola, a pochi chilometri da Taverna, raggiungibile per tramite di una stradina tortuosa ma panoramicissima che si diparte da Maranise, in agro di Fossato Serralta. Oggi ristrutturato, si avvia a diventare uno splendido angolo di storia e di natura incontaminata. I visitatori trovano ad accoglierli percorsi tematici a sfondo artistico creati da Rosa e Francesco: percorrendo le suggestive stradine accompagnati da un sottofondo musicale, scopriranno le attrattive del borgo, la “locanda dei briganti”, l’ospitale “casina dell’amore”.
Si immergeranno in uno spaccato di vita arricchito da bandi e proclami ottocenteschi. Li riporterà alla contemporaneità la visita alla casa-museo con opere dell’artista Melo Santo e dell’orafa Rosa Rumolo, inaugurato il 18 dicembre 2017. Stanchi, infine, potranno riposare sfogliando un volume prelevato dalla biblioteca